ROMANZO EPISTOLARE
Sergio caro!
So di averti dedicato tutto di me stessa ed è questo il mio rammarico perché non c’è altra cosa che il mio animo possa ancora offrirti mentre sento di amarti ogni giorno di più.
Ciò che ho provato ieri è stato qualcosa di indefinibile, Amore mio! Sei stato una apparizione per me, ma così, come ti ho avuto per pochi istanti, il mio cuore ha voluto conservarti per tutta la giornata.
È questo che tu hai notato in me, qualcosa che solo tu hai potuto leggere nei miei occhi e comprendere.
Stai tranquillo, oggi leggerò ogni tua lettera ancora una volta e poi, come è tuo desiderio, te le manderò.
Già provo un immenso dolore perché qualcuna di esse dovrò distruggerla necessariamente per ciò che tu sai.
Scrivi in modo così tenero e sublime, Tesoro!, forse tu non sai quanto valore abbia ciò che tu con tanta facilità metti sulla carta, ed è per questo che io vorrei esortarti a scrivere qualcosa non dedicata a me, in maniera che anche altri potessero leggerti e apprezzarti.
Spesso mi domando come caramente Sergio può aver custodito fino ad oggi dei sentimenti così elevati e nobili con una vita vissuta dissipata e priva di affetto che dice di aver vissuto finora.
Forse, Tesoro, li hai conservati e custoditi per me ed io ne sono quanto mai fiera e sicura di apprezzarli nel giusto valore, e così li conserverò fino alla morte.
Sergio mio; il destino ci avvicina sempre più!, non aspettare oggi al telefono per il solo motivo di evitare qualcosa che vada al nostro danno.
Spero di vederti oggi, e con questo pensiero ti lascio al tuo lavoro.
Ada
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