L’AMATO PERICOLOSO – Lettera n.15

ROMANZO EPISTOLARE

Sergio caro!,

che dirti per ieri sera?, il mio rammarico è perché tu debba subire questo stato di cose per amor mio mentre tante contrarietà le vorrei solo per me, quando tu non sei presente.

Sono ormai quindici anni che va avanti così, accorgendomi di aver sbagliato prima ancora di iniziare, ma vedo che ora in cambio di tanta indifferenza da parte mia, in lui non c’è altro che odio profondo aggravatosi dagli ultimi avvenimenti e che ormai non riesce più a frenare in nessun modo e che lo porta a tanta ignoranza e disprezzo, anche nelle cose banali.

Sono addolorata per questo e, soprattutto per te, che spero mi sei accanto e che, costretto dalle convenienze, soffri e devi frenare forzatamente la tua spontanea ribellione.

Vorrei allontanarmi un po’ per questo, perché so fin quando possa contare sulle mie forze, esaurendole ogni giorno, per cui verrà il momento che non ne avrò più per guidare i miei bambini.

Ho tanto pensato a questo ma son certa che non risolverei nulla, perché quest’uomo non farà che peggiorare ogni giorno sempre di più.

Non condannarmi, amore, se al tuo affetto ho aperto con tanta spontaneità tutto il mio animo e se ai tuoi sentimenti mi son legata così profondamente trovando in essi tutto ciò che la vita fino a ieri mi aveva negato.

Sopporto questo odio profondo per amor tuo, perché so che per esso ogni giorno mi avvicino a te sempre più.

Non c’era motivo, amore, che ieri si comportasse così perché lui sa che anche in queste piccole cose non dipende da lui e se così fosse ne farei a meno, senz’altro a meno, e che ogni volta che ho avuto necessità mai a lui mi sono rivolta.

Purtroppo è un carattere egoista e interessato e lo vorrebbe essere anche in ciò che non lo riguarda.

È superfluo che io mi dilunghi su questo argomento con te, perché pian piano verrai a conoscerlo quanto me.

Scusami per ieri, amore, anche per quello che ti dissi qui a casa, ma ero tanto nervosa per tanti pensieri cattivi che spesso mi assillano e che se ti fossi vicina mi sembrerebbero così sciocchi da non essere presi in considerazione.

Come stai, tesoro?

Non fare sogni freddi, non rovinarti?

Sai già quanto sono in pena per te, quando, sulla mia agendina, vedo che i giorni si susseguono uno dietro l’altro negandoci ogni gioia di stare accanto.

Sii forte ancora, te ne prego, sono sempre vicina a te con il cuore e con il pensiero che è divenuto l’unico di tutta la giornata, e fa anche che io possa stare calma, riponendo in te una fiducia illimitata.

Scusami per aver mandato la signora Caterina ma non potevo farne a meno.

Ti vedrò oggi?

Credo che uscirò solo stamane alle undici e mezzo per andare dalla sarta perché vorrei per questa sera evitare ciò che è accaduto ieri.

Sei stato al cinema?

Ti penso tanto tanto e ti stringo forte al cuore.

Dala

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