ROMANZO EPISTOLARE
Mio caro,
ho letto il tuo primo biglietto e mi dispiace del contrattempo in quanto causa della sarta che stasera attende la stoffa per tutti; non posso rimandare oltre.
Come fare poi a lasciare i ragazzi?
Dove? Penso che non avrò la calma e la possibilità di stare sola con te perché verranno anche loro.
Mi domandi se mi dispiace, se non posso aspettare… Ma tu sai ormai quali sono le cose che voglio e quelle che non voglio, ed allora, bisogna chinare la testa per forza maggiore.
Attendo la ragazza ora.
Mio caro, credo che andrò sperando in una migliore occasione con te.
Non dispiacertene, ti prego, a voce ti dirò quali sono gli altri motivi.
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