ROMANZO EPISTOLARE
Mio caro,
non so se le tue parole potevano recarmi più dolore e farmi soffrire più di quanto soffro, ma puoi essere veramente soddisfatto per il buon esito ricevuto e per l’affetto che le tue parole hanno suscitato nel mio cuore.
Ti piace pungermi continuamente mentre sai che ti sono lontana e che non posso ritrattare i tuoi discorsi, ma ti dico che ora, anche per lettera, non ho più la forza per reagire perché queste ferite che mi procuri non si rimargineranno più facilmente ed il mio è uno strazio senza limiti.
Ti amo, Sergio, più di quanto hai potuto credere nei pochi momenti che il Buon Dio ci ha dato e la possibilità di consumarli insieme. Ora non lo credi più. Ora con una profonda disperazione vedo che anche tu hai perduto la stima come tutti, ed io sono avvilita perché non riesco a trovare parole che mi discolpino ai tuoi occhi; ne frasi ardenti per dirti quanto grande sia l’affetto che mi lega a te.
Questo affetto che io ho accettato e ricambiato senza limiti ne risente.
Dimmi tu cosa vuoi che io faccia per dirti ancora quanto ti amo.
Forse morire sarebbe la cosa più adatta per por fine a tante contrarietà che le persone si divertono a procurarci; ma poiché di questi dolori non si muore, morirò per la viltà.
Basta solo che tu me lo dica, basta solo che tu mi chieda questa prova a cui io saprò rispondere con la stessa fierezza delle altre: solo così forse il mio cuore troverà pace e finirebbero tanti insulti e cattiverie.
Credimi sono sfinita ancora di più dopo ciò che ho appreso riguardo alle telefonate. Pensare che stanno prodigandosi per fornire il numero del telefono!
Dimmi, amore se si può essere più contrastanti di così?
Dimmi se posso tentare ancora qualcosa di intentato che mi permetta di vederti o di sentirti?
Sento di morire dal dolore perché tu sei il mio solo conforto ed il mio sostegno.
Mi manchi per tutti i dubbi così crudeli, mentre io non vorrei perderti per una persona che io disprezzo quanto te e che io odio e vorrei annientare con la tua stessa forza per tanto male ricevuto.
Sono stata con te di una sincerità senza limiti e ciò che volevo dirti per telefono non è ciò che tu hai voluto intendere.
Nessuno sguardo è partito dai miei occhi con intenzione ponderate ma uno sguardo generale come si può rivolgere in un ambiente allorché aprendosi le luci ci si rende idea di chi ci circonda.
Ma se ciò detto dalle mie labbra è stato male espresso, perdonami.
I miei occhi non vedono che te ed il mio cuore soffre allorché i minuti controllati sull’orologio diventano ore se non vedo l’ombra dietro le mie spalle, delineare la tua figura.
Altre volte divento tanto nervosa da non resistere sulla sedia, ed altre volte quando tu mi sei accanto, il cuore batte così forte che debbo quasi proteggerlo con la mano.
Non so tesoro, con quali parole esprimermi ed invidio in tal cosa la tua penna veramente, che sa scorrere così veloce sulla carta e così prodiga di parole espressive e convincenti.
Ora non ci sarà più cinema, non più passeggiate. Sarò a casa e solo qui potrai trovarmi se il desiderio di vedermi guiderà i tuoi passi; tutto è ormai contro di noi. Per quanto tempo? Non so.
Può essere per giorni, per mesi, per anni… Non voglio farti domande che potrebbero recarmi ancora dolore, sappi però che per me non esistono limiti di tempo.
Il non vederti, il non poterti parlare non influisce sul mio affetto perché è il solo affetto di tutta la vita che solo ora, dopo tanti anni di attesa e rinunce, ho potuto trovare.
Quest’affetto sarà il mio rifugio, il mio conforto, il mio dolore, la mia gioia e nutrirò una sola grande speranza: quella di poteri forse stare accanto; ma quando? Forse domani. Perdonami, amore, per tutto ciò che soffri ed hai sofferto per me, il mio cuore è sempre accanto al tuo e, da ora in avanti, per entrambi.
Vorrei chiederti un grande favore e me lo devi fare anche se ti rincrescerà moltissimo dovermi accontentare.
Te lo chiedo anch’io con dolore, ma ti prego distruggi le lettere, sia le tue che le mie.
Siamo troppo contrariati e tutto potrebbe esserci fatale e quando si è in dubbio non esistono nascondigli sicuri.
Ti prego quindi e non tardare ad accontentarmi.
Sii prudente con la domestica, ti manderò io la persona che stamane è già venuta due volte.
Non so più cosa dirti perché ho il tempo limitato.
Perdonami per tutto ed abbi tutte le mie care espressioni di affetto con la certezza assoluta che tutto ciò che tu hai scritto oggi è stato frutto di un grande errore.
Tua Ada
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