Quante volte ti sei trovato lontano dalla tua città con il desiderio di condividere qualche ora di sport? Quante volte avresti voluto inscriverti in palestra ma “a corto di soldi”? O quante volte solo per pigrizia hai evitato i centri sportivi? E quante volte hai desiderato un fisico scolpito ma senza il tempo da dedicare all’attività fisica? Troppo lunghi gli spostamenti e troppo poco tempo a disposizione per recarti in qualche palestra. Peggio se sei un cittadino di una grande città. In una società dove il “tempo” è prezioso, questo si mostra il maggior ostacolo alla pratica regolare dello sport: orari fissi, appuntamenti periodici settimanali non sembrano conciliarsi con le esigenze della gestione del tempo.
Ecco risolto il problema. Basta collegarti al tuo profilo social, andare alla ricerca di qualche pagina fitness e, come per magia, sei “faccia a faccia” con il personal trainer dei tuoi sogni. Improvvisamente, ti rendi conto che il tuo smartphone, il portatile o il tablet sono la perfetta macchina del teletrasporto che hai desiderato sin da piccolo. Nell’immediato ti trovi catapultato in una palestra e puoi iniziare a muoverti.
I social network hanno cambiato notevolmente il modo di fare lo sport venendo incontro a tutte quelle persone che per motivi di tempo, denaro o pigrizia si trovano impossibilitate nel praticarlo fuori casa o in orari poco consoni alla portata. Oggi, sono molti coloro che optano per una soluzione radicale, a basso costo e a limitato assorbimento di tempo: il “fai da te”, l’allenamento in casa.
Possiamo o non parlare di marketing sportivo?
In poco più di quindici anni i social media si sono affermati, moltiplicati e diffusi, trasformando le abitudini e i modi di comunicare degli individui e portando così alla nascita della “generazione 2.0”, ossia la generazione “dei connessi” basata su dinamiche virtuali, veloci e semplici.
Dalla creazione di Facebook, si è assistito sempre più allo sviluppo di piattaforme che consentono di essere costantemente in contatto con gli altri, interagendo anche con persone che si trovano a migliaia di chilometri di distanza. Sono nate delle vere e proprie reti sociali di informazione che, se pur virtuali, sono così tanto pervasive da includere ogni aspetto della vita, anche l’allenamento.
Il social network più usato per la pratica sportiva è Instagram; il social network fotografico che fornisce ispirazione, consigli, suggerimenti e motivazione a chi cerca stimolo e confronto. Numerose sono le community nate su Instagram attorno ad alcuni hashtag o personaggi famosi. Con un approccio amichevole e fondato sull’immediatezza dell’immagine, Instagram racconta lo sport in modo coinvolgente. Anche quando non abbiamo alcuna voglia di alzarci dal divano e iniziare a sudare, vedere immagini di coloro che vincono la pigrizia e raggiungono i propri obiettivi funziona da potente motivatore. La possibilità di interagire infatti dà l’occasione di confrontarsi, autocriticarsi e mettersi in gioco.
Non dirmi che non ti è mai venuta voglia di imitare in casa una delle tante ragazze o ragazzi, virtuali o non, che simulavano un allenamento. E non dirmi che non sei mai andato alla ricerca sui social di pagine sportive più consone alle tue aspettative, dove scovare esercizi da effettuare in casa una volta al rientro dal lavoro.
Non credi però che questo fenomeno del “fai da te” sia dannoso per i centri sportivi?
Certo che no! I social network, al contrario da quello che si potrebbe pensare, stanno incrementando moltissimo il numero di iscrizioni nelle strutture sportive.
Non dimenticarti che come individuo 2.0 hai bisogno di condividere, interagire, di far sentire la tua voce. Chiunque, manager, agenti, viaggiatori, studenti e ragazzi, si trova spesso fuori casa e vuole praticare sport e conoscere persone con cui condividere la stessa passione, e basta solo un click per farlo. Pertanto in un’epoca della connettività e interattività, la condivisione dei propri obiettivi e delle pratiche sportive dilettantistiche ha portato i centri sportivi a mutare la natura della propria comunicazione rifacendosi a Facebook, Instagram e Twitter che stanno determinando un incremento della “cura del corpo” tale da spronare e trasformare il casalingo del “fai da te” indoor in uno sportivo ad ohc, dedito allo sport outdoor.
A dimostrarlo è uno studio condotto dall’Università della Pennsylvania, secondo cui i social network sarebbero in grado di incentivare la pratica sportiva poiché agiscono su dinamiche sociali in cui la relazione è ormai cercata attraverso il virtuale: il semplice sapere che gli altri utenti stanno andando in palestra, per esempio, invoglia il singolo individuo nel partecipare alla lezione.
Dunque, sia che si pratichi attività fisica indoor o outdoor, i social network rappresentano quel canale innovativo attraverso cui indirizzare gli utenti verso una maggiore pratica sportiva e una maggiore attenzione alla cura del corpo.
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Saviani Eleonora Giulia, 04/12/2016
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