L’AMATO PERICOLOSO – Lettera n.4

ROMANZO EPISTOLARE

Mio caro,

il tuo biglietto, testimone del costante pensiero che hai per me, mi ha ridato la tranquillità che ero venuta a cercare dalle tue parole e son tornata a casa felice.

Se tu mi hai vicino al cuore, amore!, sappi con certezza assoluta che il mio pensiero non ti lascia un solo istante anche se questa doverosa lontananza può sembrarti alle volte indifferente.

Vorrei sempre esserti accanto e assaporare dalle tue labbra non solo i baci ma anche quelle tenere espressioni, tanto care, che solo un profondo affetto può farti nascere così spontaneo e persuasivo.

Comprendo, Tesoro, quanto sia per entrambi faticosa questa lotta intrapresa e so che l’hai voluta rendere più ardua facendomi partecipe della tua vita passata che io non credevo così libera.

Di questo pensiero io ne ho fatto quasi una malattia che mi divora l’anima con una tenacia senza limiti, perché ti amo tanto quanto una sola volta si può amare nella vita, e ti vorrei solo e sempre per me.

Ti avevo fatto dono di tutto ciò che ho al mondo, prima che tu mi dicessi tanto ed ora che sai quanto dolore mi hai cagionato, fa almeno che possa essere attenuato e che un giorno scompaia con la tua sognata redenzione.

Stamattina non ti ho lasciato lettere, ho distrutto ciò che scrissi durante la tua giornata di assenza perché erano espressioni di tristezza per la tua lontananza.

Vorrei spesso scriverti e lungamente per dirti ciò che ho nel cuore ma non ho la libertà di poterlo fare e ti prego di comprendermi.

A voce tante cose: Venerdì va tutto bene quanto dici, e spero che nulla ci ostacoli i nostri progetti.

Tua per sempre, Ada.

(Conservami le lettere perché ho l’idea che te le chiederò spesso)

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